First Lego League: tra didattica a distanza e in presenza

10 Maggio 2021 0 Di Redazione
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Il team, FLL71 Vittorini-Gorgia

Il 27 e il 28 aprile, si è tenuta la First Lego League, una gara di robotica indetta dalla Lego per gli studenti. Durante lo svolgimento della competizione le squadre di tutto il mondo si confrontano su quattro aspetti: robot game, robot design, core values, progetto innovativo. Nel robot game tutte le squadre sono chiamate a programmare il piccolo robot della compagnia della Danimarca e renderlo capace di affrontare dodici missioni; nel robot design una giuria esamina sia la programmazione del robot che la sua costruzione; nei core values vengono esaminati lavoro di squadra e capacità di collaborazione; infine, nel progetto innovativo le squadre espongono ad una giuria un progetto che possa dare innovazione alla propria città. Nel nostro caso il progetto innovativo prevedeva una possibile riedificazione della villa comunale di Lentini in favore di attrezzature per lo sport ecosostenibili.

Il team, FLL71 Vittorini-Gorgia, ha partecipato per la seconda volta alla competizione e quest’anno si è posizionato al quarto posto nella classifica della finale tra Calabria e isole,  guadagnando i premi di miglior Coach e di Robot Design. Il progetto rivolto alle classi del biennio ha visto la costituzione di un nuovo team formato dagli studenti: Giuseppe Merenda, della classe 1^ H; Michela Gaeta, Riccardo Gaeta, della classe 2^ B; Valerio Messina, Federica Panebianco e Chiara Pisano, della classe 2^ D;  Diego Conti e Giuseppe Nardo, della classe 2^ G; Mariarita Infantino della classe 3^F. Il gruppo è stato guidato dal tecnico Giovanni Giuffrida e dai docenti Anna Maria Manzitto e Pinuccia Nicosia. Il team si è dovuto adattare ai cambi di colore della Sicilia, determinati dall’andamento della pandemia da Covid19, per poter partecipare alla gara, alternandosi quindi, tra incontri in D.A.D. e incontri in presenza, ma nonostante le diverse vicissitudini incontrate lungo il cammino il Team FLL71 Vittorini-Gorgia è comunque riuscito a svolgere la gara posizionandosi quarto in classifica. Ogni componente del team (studenti e coach) si è speso con entusiasmo per portare avanti il progetto, anche quando ciò sembrava impossibile. Ciò è confermato dai commenti dei membri del team, riportati di seguito:

“La cosa più bella è stata vedervi felici per una missione che funziona, per una sessione di giuria che è andata bene, per aver avuto la possibilità di stare insieme per un po’”

~coach Giovanni Giuffrida

“Un’esperienza particolare nonostante le numerose difficoltà incontrate, resterà sicuramente nella nostra memoria”

~coach prof.ssa Anna Maria Manzitto

“Siamo davvero soddisfatti del percorso di robotica a cui abbiamo avuto modo di prender parte durante il biennio: l’affrontare tali argomenti molto importanti e delicati relativi ad un mondo in cui l’ambiente e la biodiversità possono essere gravemente compromessi, ma con una sfumatura di divertimento, gioia ed entusiasmo, ci risulta essere fondamentale”

~Riccardo Gaeta, Michela Gaeta, Chiara Pisano, Giuseppe Merenda.

“Esperienza che tutti almeno una volta dovrebbero provare per capire davvero il valore del Team Work e conoscere meglio il territorio tramite divertimento e competenze trasversali”

~Mariarita Infantino.

“Un’esperienza unica che nonostante sia stata svolta in parte a distanza, ha aiutato rafforzare i rapporti interpersonali oltre a creare nuove amicizie e spirito di competizione, beneficio che è servito a portare alla vittoria del premio di Robot Design”.

~Giuseppe Nardo.

“L’esperienza della First Lego League, a cui ho partecipato, è stato sicuramente stimolante dal punto di vista dei rapporti tra le persone. Infatti, essendo un lavoro, effettuato da un gruppo di ragazzi di età diverse, è stato possibile conoscere nuove persone, ognuno con le proprie idee, i propri interessi è un modo di pensare diverso dal proprio. Inoltre, è stato un evento interessante, poiché ci è stato permesso con ragazzi provenienti da altre scuole; questo ha portato ad un aumento ulteriore delle conoscenze generali di ognuno è ad un’apertura mentale rispetto a temi e situazioni diverse. Un altro aspetto fondamentale di questo progetto è stato l’essere stati spronati ad affrontare e risolvere problemi, anche e soprattutto utilizzando creatività e ingegno, oltre che ragionamento è lavoro di squadra. Per questo credo che quest’esperienza abbia lasciato in me, non solo ricordi spensierati, piccoli momenti di difficoltà e molte guadagnate, ma anche un bagaglio di crescita che porterò e utilizzerò negli anni a venire”

~Federica Panebianco.

“L’esperienza che abbiamo vissuto è stata sicuramente particolare, il COVID ci ha sicuramente limitati, ma ci ha spinto a fare del nostro meglio anche in una situazione come quella attuale, sono stato molto contendo di aver avuto la possibilità di partecipare per la seconda volta alla competizione e credo che un progetto come questo abbia un ottimo potenziale per stimolare la creatività di noi studenti, oltretutto mi ha dato la possibilità di conoscere persone splendide”

~Diego Conti.

Come si può vedere, nonostante il COVID, il team è stato entusiasta di poter gareggiare e spera che nei prossimi anni questa competizione rivolta alle classi di biennio possa avere lo stesso successo delle prime due partecipazioni.

Con lo scopo di non avervi annoiato e anzi avervi coinvolto ad un progetto interessante come questo, dal vostro giornalista di quartiere è tutto, stay tuned…

-Diego Conti