Duplice festa di fine anno scolastico all’IS Gorgia Vittorini
La fine dell’anno scolastico genera gioia e sollievo per tutta, o quasi tutta, la comunità scolastica, perché in pratica segna la conclusione di un lungo periodo di fatica, impegno, lavoro e certamente anche il raggiungimento di traguardi importanti. E proprio in omaggio alle mete conquistate, la comunità scolastica ha organizzato due feste, una dedicata ai neoimmessi in ruolo e l’altra al personale scolastico prossimo alla pensione.
Fra i traguardi raggiunti annoveriamo il passaggio di ruolo della docente Francese Anna, e l’immissione in ruolo di chi ha portato a termine con successo l’anno di prova, si tratta dei docenti Amore Jessica, Battiato Mario, Biondi Letizia, Campisi Valentina, Failla Corrado, La Porta Teresa, seguiti rispettivamente dai docenti tutor Marinella Cimino, Raffaella Paci, Nicolò Culò, Elisa Lombardo, Silvana Pirruccello, Annamaria Manzitto, Domenico Zagami. I neodocenti hanno esposto le loro esperienze al Comitato di valutazione costituito dal Dirigente Scolastico Prof. Vincenzo Pappalardo, dalla vicepreside Prof.ssa Caterina Battiato, dai docenti Maria Rita Barretta e Aldo Urrata. Nelle loro riflessioni è emerso un comune denominatore ovvero la convinzione di avere svolto un anno sì impegnativo ma reso piacevole dall’ambiente di lavoro caratterizzato da un clima di benessere e armonia, dalla disponibilità, dal senso di collaborazione e dalle notevoli competenze riscontrate in tutte le figure professionali della comunità scolastica. A conclusione della cerimonia, che ha avuto luogo il 15 giugno nell’Aula Dugo, i neodocenti hanno ringraziato i presenti con un ricco buffet.
Per qualcuno la fine dell’anno scolastico segna l’inizio di una nuova fase della vita: il pensionamento! Un traguardo che genera sentimenti ambivalenti: da un lato la tristezza di non poter sentire quotidianamente le voci allegre e gioviali degli studenti, di non poter mantenere la consuetudine abitata da colleghi diventati parte della preziosa cerchia di amici; dall’altro lato la gioia della meritata conclusione di una lunga carriera che giustamente lascia spazio a quel tempo libero tanto desiderato.
Lucia Imprescia, Enza Ira, Maria Lombardo, Aldo Urrata, Anna Vasile, sono i docenti prossimi alla pensione. Nel corso della loro carriera hanno trasmesso alle generazioni di studenti, ma anche di colleghi, insegnamenti indelebili: rigore e serietà professionale, amore per la conoscenza e la cultura. Ciascuno di loro ha ispirato, orientato, perciò a loro va la nostra ammirazione e la nostra stima, insieme all’augurio di poter realizzare tutti i sogni rimasti nel cassetto, di poter dedicarsi alle loro passioni e di continuare a insegnare e ispirare, perché un docente rimane sempre tale, anche se non sta più in cattedra!
Oltre ai cinque docenti, raggiunge la pensione anche il Signor Santo Sapienza, una delle colonne dell’istituto, “il” collaboratore scolastico, il collega, l’amico sempre disponibile a dare il suo prezioso aiuto. Comunemente si dice che nessuno è insostituibile, ma nel caso del Signor Sapienza questo principio sembra perdere la sua validità: professionalità e buon umore, capacità risolutive e dedizione, sono tutte caratteristiche che contraddistinguono lo stile operativo dell’instancabile Santo, che ha dato un contributo notevole alla comunità scolastica.
In occasione delle feste di pensionamento il Dirigente Scolastico Prof. Vincenzo Pappalardo e la DGSA Dott.ssa Maria Adagio hanno ringraziato e lodato i neo pensionati, per tutti gli anni di servizio dedicati alla scuola e per le doti umane e professionali che li caratterizzano. Un ringraziamento che è stato reso concreto da un presente donato a ciascuno di loro e consegnato dalle vicepresidi Prof.ssa Caterina Battiato e Prof.ssa Lucia Sala, a nome di tutta la comunità scolastica. A loro volta, dopo un accorato discorso di ringraziamento, i pensionandi hanno salutato colleghe e colleghi offrendo un momento di allegra e gustosa convivialità.
Sentiamo già la mancanza di questa grande sestina, ma la gioia di saperli felici e soddisfatti di aver concluso con onore la loro carriera ci consola; siamo, anche, certi che spesso li ritroveremo a scuola, sollevati dalla fatica del lavoro e pronti a diffondere generosamente le loro qualità!