L’I.S. Vittorini-Gorgia celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con attività di prevenzione e formazione

27 Novembre 2022 0 Di Redazione
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Il 17 dicembre 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e ha scelto di fissarne la celebrazione il 25 novembre: una data che ricorda l’assassinio delle tre sorelle Mirabal, conosciute col nome di battaglia Las Mariposas, che in quel giorno del 1960 vennero seviziate e uccise dal regime del dittatore dominicano Rafael Trujillo. Lo scopo dell’ONU è duplice: sensibilizzare, la comunità internazionale e dare supporto concreto a tutte le donne colpite da atti di violenza psicologica o fisica.

Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, nel comunicato trasmesso in  questa occasione, afferma: «La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani, purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali, sociali. […] Un’azione efficace per sradicare la violenza contro le donne deve basarsi anzitutto sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni più giovani, attraverso l’educazione all’eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione».

La scuola si adopera con momenti formativi per promuovere riflessioni e approfondimenti tesi a rimuovere ogni forma di violenza e di accettazione rassegnata dei comportamenti violenti. Riflettere, conoscere, educare per formare cittadini attivi e attenti, capaci di costruire un tessuto sociale sano.

 L’IS Vittorini-Gorgia ha colto l’occasione della ricorrenza per affrontare questa drammatica emergenza che richiede interventi educativi e formativi. Nell’auditorium del polivalente, si è svolta una conferenza organizzata dal team della legalità costituito dalla Prof.ssa Maria Fortuna Scavo, referente per la legalità, e dalle docenti Prof.ssa Daniela Addamo, Prof.ssa Maria Rita Barretta e Prof.ssa Stefania Maiuri. Si tratta di un’opportunità di riflessione in cui si ritrovano a confrontarsi insieme studenti, docenti, autorità politiche, militari, sanitarie e associazioni impegnate in ambito sociale, tutti disponibili a dedicare tempo, spazio ed energie, per rimuovere i fenomeni di violenza di genere.

Hanno partecipato all’attività: il Sindaco di Lentini Dott. Rosario Lo Faro con la Vicesindaca Prof.ssa Maria Cunsolo e la consigliera comunale Agata Magnano; il Commissario Fedele Sebastiano Gallo con l’Agente Scelto Alessandro Merlo della Polizia di Stato;  l’Avvocata Daniela La Runa, presidente del CAV Ipazia di Siracusa con Nadia Germano, operatrice e formatrice del centro antiviolenza; la Dott.ssa Nuccia Prumeri, medico primario di pronto soccorso all’ospedale di Caltagirone e all’ospedale di Militello; il Dott. Crisci G. Presidente del Consiglio d’istituto. Inoltre erano presenti degli ospiti speciali: una rappresentanza di studenti e studentesse, dell’”Istituto Comprensivo Vittorio Veneto” di Lentini, accompagnati dalla Prof.ssa Carla Fanciullo e dalla Prof.ssa Elisa Vecchio.  

Le vicedirigenti Prof.ssa Caterina Battiato e Prof.ssa Lucia Sala hanno accolto gli intervenuti.

Gli uditori hanno seguito con attenzione e coinvolgimento tutti gli interventi. Tangibile l’emozione, la passione di ogni esperto che con empatia e competenza ha trattato l’argomento. Non sono mancati consigli pratici, suggerimenti utili a prevenire e contrastare la violenza di genere.

Il Sindaco di Lentini Dott. Lo Faro, sempre vicino al mondo della scuola, ha rivolto parole e pensieri significativi, che mostrano interesse e sensibilità verso questioni sociali come la violenza di genere. La vicesindaco Prof.ssa Cunsolo, nel suo appassionato intervento ha citato anche uno scritto di Michela Murgia a difesa di tutte le donne e in particolare delle vittime di persecuzione di genere.  

La violenza esercitata sulle donne richiama il tema della sicurezza fisica, della protezione e della cura della persona.  Per aiutare le vittime di maltrattamenti e convincerle che è sempre utile chiedere aiuto, occorre mostrare che le loro denunce, saranno sempre accolte e che non saranno mai lasciate da sole. Le parole chiave devono essere: prevenzione, protezione e certezza della pena. Lo hanno ribadito il Commissario Gallo e l’Agente Scelto Merlo, i quali hanno illustrato le normative poste a tutela delle donne vittime di violenza; in particolare hanno presentato il provvedimento di ammonimento questorile, che ha lo scopo di garantire alle vittime una tutela più rapida ed anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale o comunque ai tempi di intervento da parte dell’Autorità giudiziaria; infine hanno presentato la nuova applicazione mobile scaricabile YouPol.

In dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Nel 2020 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, sono aumentate e le richieste di aiuto provengono da donne sempre più giovani; gli autori di questi gravi violenze sono soprattutto i familiari.

Pertanto si rivela sempre più prezioso il servizio dei CAV (Centro AntiViolenza) dislocati nel territorio. L’avvocata La Runa e la formatrice del centro antiviolenza Nadia Germano hanno presentato le attività e gli interventi attuati dal CAV Ipazia di Siracusa e hanno condiviso il numero telefonico 370 113 7246, dedicato alle donne e minori vittime di aggressioni e attivo h 24, per offrire supporto psicologico, legale e solidale.

Sovente le vittime arrivano al pronto soccorso degli ospedali con evidenti segni di violenza, ma anziché chiedere aiuto tendono a mascherare la situazione. Le motivazioni di questa resistenza a denunciare appare incomprensibile e può trovare spiegazione nella negazione della realtà, nel tentativo di proteggere il partner, nella paura di ritorsioni. Proprio in questi casi può essere decisivo l’intervento dei sanitari. È quanto racconta la Dott.ssa Prumeri, che con fermezza e convinzione offre consigli e suggerimenti non solo alle studentesse, alle donne, ma anche ai ragazzi, agli uomini. Si tratta di una corretta presa di posizione perché la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne riguarda sì le donne, ma anche gli uomini che devono imparare a relazionarsi con le donne, devono saper distinguere la differenza fra essere forti ed essere duri. La forza appartiene a chi è capace di sostenere, proteggere, instaurare relazioni paritarie cioè fondate su principi di parità e uguaglianza, i duri invece sono deboli che si nascondono dietro atteggiamenti e comportamenti aggressivi.

Alle riflessioni degli intervenuti si sono alternati intermezzi musicali, letture di poesie e passi estratti da romanzi. Costanza Bordonaro, presentata da Alice Li Volti, ha recitato un brano tratto dall’Amore molesto, di Elena Ferrante, accompagnata dal suono della chitarra elettrica di Francesco Giudice e del flauto traverso di Cassandra Castiglia, a loro volta presentati da Riccardo Sampugnaro. Federica Panebianco ha introdotto la notevole esibizione di Ivan Iannello, che con i suoi virtuosismi alla chitarra elettrica ha saputo coinvolgere tutti i presenti.

In conclusione gli organizzatori dell’attività hanno ringraziato tutti coloro che hanno collaborato, ciascuno secondo il suo ruolo, alla realizzazione della conferenza ovvero: il Dirigente Scolastico Prof. Pappalardo, le vicepresidi Prof.ssa Battiato e Prof.ssa Sala, la DSGA Dott. ssa Maria Adagio, la signora Ranno dell’Ufficio protocollo, i tecnici Signor Gianfranco Tuzza e Signora Valentina Cappello, i collaboratori scolastici Signora Laura Bosco, Signor Giuseppe Addamo e Signor Sebastiano Furnò.

La conferenza si è conclusa con il duo, tanto improvvisato e spontaneo quanto riuscito e apprezzato, di Francesco Giudice e Ivan Iannello, che ha fatto da sottofondo al video finale dedicato a tutte le vittime di femminicidio del mondo e alle donne sopravvissute alla violenza di genere. 

Prof.ssa Addamo, Alice Li Volti, Francesco Giudici, Prof.ssa Barretta, Cassandra Castiglia, Costanza Bordonaro, Riccardo Sampugnaro, Ivan Iannello.