Da Armicci con furore: percorso ASOC 2G 2022-2023

18 Gennaio 2023 0 Di Redazione
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L’avventura inizia: i segreti di Armicci

Siamo semplici ragazzi con tanta voglia di volare: vogliamo raggiungere le stelle per portarne un po’ quaggiù, dove sembra tutto buio e tetro.

Logo ideato dal team designer

Qualche settimana fa, abbiamo ascoltato incuriositi la proposta dell’insegnante circa il progetto di monitoraggio civico promosso da ASOC. Abbiamo accolto l’iniziativa entusiasti di poter prendere parte, in qualche modo, alla vita pubblica, contenti di porci domande a cui trovare una risposta oggettiva per puro amore di conoscenza, felici di rendere accessibili a chiunque dati e informazioni raccolti con la nostra ricerca, divulgando notizie tese ad evidenziare problematiche e mostrare la cruda verità, consentendo alla collettività di prendere coscienza delle situazioni avverse e mobilitarsi. Ci sentiamo in dovere di “soccorrere” e coadiuvare il nostro territorio e le nostre genti; per questa ragione abbiamo scelto il progetto relativo alla discarica Armicci di Lentini che ormai da quasi 53 anni è come uno spettro che si aggira nel nostro territorio, inquinando terreni agricoli, produttori delle famosissime arance siciliane, contaminando le falde acquifere e il lago, sito di rilevante importanza e zona di protezione speciale, compromettendo la nostra salute: più volte si assiste al fenomeno della fuoriuscita di fumo dal sottosuolo e forti odori molesti esalano dalla discarica; già nel 1988 vennero trovati camion di rifiuti ospedalieri nocivi provenienti dalle ASL del nord Italia. Per non parlare poi dell’incremento delle leucemie, di tumori e di patologie letali, che troncano inesorabilmente la vita dei cittadini. Che si tratti di business di rifiuti? A cosa è dovuta l’interruzione dei lavori di bonifica della discarica? La mafia ha per caso affondato ancora una volta le grinfie su Armicci? E se è così, ci sono infiltrazioni criminali laddove la legalità dovrebbe fare la sua parte controllando e denunciando? Perché la politica non ha proferito parola per anni sull’onta di Armicci che accettava rifiuti senza la dovuta limitazione dei terreni? Dove sono finiti i soldi stanziati per la messa in sicurezza del punto di raccolta? Perché nessuno sembra curarsi e crucciarsi davvero per Armicci, lasciando in mezzo ad una valanga di rifiuti più di 25.000 persone? Sono tutte domande che ci lasciano perplessi e a cui seguirà presto una risposta che speriamo di poter fornire attraverso la nostra ricerca; ci impegneremo a trovarla, affinché il nostro territorio, la nostra antica e amata Lentini, seconda colonia greca, famosa per l’inventore del sonetto, il notaro Jacopo, e per Riccardo, architetto di fiducia di Federico II, torni a risplendere come faceva un tempo sotto il cocente sole siciliano, con l’aria che profuma di agrumi e l’estate tutto l’anno.

Per risalire alla storia amministrativa di Armicci dobbiamo fare un tuffo nel passato: tutto ebbe inizio nel 1970, quando il sindaco Marilli Otello, membro del Partito Comunista Italiano, ordinò l’apertura della discarica in contrada Armicci a Lentini e dal 2000, per ordine del prefetto provinciale di Siracusa, la discarica venne impiegata dall’intera provincia come immondezzaio unitario, fino al suo completo esaurimento nel 2005. Dal 2012 al 2014 furono finanziati in totale €1.113.428,69 al comune di Lentini. Nel 2017, l’impresa Pastorino S.p.A. ottenne dall’Assessorato dell’Ambiente della Regione Siciliana l’autorizzazione per l’avvio di una discarica adiacente ad Armicci destinata a rifiuti speciali “non pericolosi”; ne seguirono le tumultuose proteste dell’ex sindaco Bosco Saverio e dei nostri concittadini, che occuparono il fondo di costruzione impedendo l’edificazione del sito di raccolta. Nel 2021 vennero infine stanziati 11 milioni di euro per la bonifica di Armicci, di cui venne utilizzata solo un’esigua razione prima dell’interruzione dei lavori: per questo, Lentini, venne sanzionata con una dura reprimenda. Ad oggi 60mila sono le tonnellate di rifiuti annui che fluiscono alla discarica e che potrebbero compromettere irreversibilmente i parametri ambientali del nostro territorio, motivo per cui si è scelto di monitorare la bonifica.

Il nostro nome? DA ARMICCI CON FURORE! Abbiamo voluto parafrasare il titolo di un noto film per meglio rappresentare l’irrequietezza, la veemenza e il profondo e travolgente risentimento del risoluto popolo lentinese che non desiste dalla causa. Il nostro logo raffigura l’accozzaglia di rifiuti situata ad Armicci che avvelena fiumi e falde. Gli spiriti afflitti simboleggiano i cittadini che soffrono per via della discarica e l’omino rappresenta l’amministrazione pubblica locale che deve necessariamente accorrere in soccorso della comunità tutta, non rendendo vane le morti degli abitanti.

Seguendo le nostre inclinazioni, abbiamo così affidato i diversi ruoli:

Project manager: Runza Renée

Scout: Spitaleri Matteo

Storyteller: Basso Samuele, La Rosa Renata, Oliva Salvo, Sacco Giorgia, Spanò Giuseppe.

Designer: Aurelio Giudice, Costa Natalia, Pirrera Davide, Turco Chiara.

Coder: Dimauro Gabriele

Social media & PR: Greco Cirino Jr., Lucifora Giovanni, Russo Salvatore.

Blogger: Mangiameli Gabriele

Analisti: Benigno Emanuel, Demurtas Joele, Di Lorenzo Simone, Miceli Angelo

Abbiamo affrontato con relativa pacatezza la nostra prima lezione: sin da subito, dopo esserci suddivisi i compiti, abbiamo lavorato in un sereno clima di cooperazione, assistendoci reciprocamente; naturalmente non sono venuti meno momenti ricreativi e gioiosi, che hanno fatto da collante alla classe. Tuttavia, talvolta è stato difficile conciliare gli impegni scolastici, i compiti e la vita privata con le prime fasi del progetto e, seppur con breve tempo a disposizione, abbiamo dato il meglio di noi per far rumore e per far udire le grida di aiuto di Lentini. Nelle prossime lezioni ci inoltreremo nel cuore di Armicci, quindi seguiteci per rimanere aggiornati!

La classe 2G