Un addio prematuro, il messaggio dei docenti e la lettera della classe a Salvuccio
“Salvuccio, tenero ramoscello reciso dalla negligenza di chi ha disprezzato quei dettami di prudenza, rispetto e legalità che i tuoi insegnanti ti hanno invece trasmesso, la grande famiglia del Liceo Gorgia Vittorini e specialmente i tuoi professori che piangono addolorati la tua prematura scomparsa, perché viene a mancare tra i banchi lo sguardo timido e il sorriso disarmante non di uno studente, ma di un figliolo. Si dice che sei in un posto migliore – tentiamo di consolarci così – ma…Il posto migliore per un ragazzino come te è accanto a papà e mamma sul divano di casa, in un campetto di calcio a cinque, tra i banchi a ripassare la lezione del giorno, il tuo posto ora che è finita la scuola, in questo torrido luglio, è al mare a fare tuffi. Invece siamo qui ad affidare agli angeli la tua anima e alla terra le tue membra, ma continuerai a vivere nei ricordi, nel cuore, nei sospiri di chi ti ama, e resterai con noi, perché non ti dimenticheremo.”
“Abbiamo sempre avuto modo di confrontarci, a volte anche litigando, abbiamo vissuto insieme momenti di estrema gioia e momenti dove la via per raggiungere quell’attimo di tranquillità sembrava lontana, quasi irraggiungibile. Abbiamo parlato, sì, e parlare per noi ragazzi è tutto: stare insieme, raccontarsi quello che si è fatto il venerdì sera prima, i primi amori, l’ansia per un interrogazione, per quanto banale possano sembrare, racchiudono in piccoli attimi ciò che abbiamo vissuto con te, non vogliamo ancora classificarci grandi ma stiamo assumendo al contempo la consapevolezza di star crescendo. Adesso però parlare sembra impossibile ed a tratti straziante, come faremo adesso? Come faremo adesso senza di te? Ricordiamo ancora le mattinate a scuola, ogni singolo giorno con te non poteva mai essere classificato noioso, risate scherzi e chi ne ha più ne metta, perché questo eri semplicemente tu, un raggio di sole, sempre con il sorriso sulla faccia, e sì anche se a volte davi di matto noi ti amavamo così per com’eri e per come sei, perché tu resterai per sempre una parte di noi. Grazie per averci reso presenti nella tua vita, grazie per averci fatto ridere in momenti dove eravamo tutti chiaramente esausti e dove aspettavamo solo di passare l’estate insieme. Resterai sempre lì con noi, sempre, perché l’Amicizia non si perde: è spirito che non si cancella, che resta come arricchimento, che si sedimenta nell’intimo e consola, che vive nei ricordi e nelle emozioni. Non esistono gesti speciali da compiere o “frasi fatte” che tutti conoscono per poter alleviare la sofferenza altrui e la propria, ma tutti sappiamo che lui ci avrebbe voluto una squadra sempre più forte per affrontare qualsiasi ostacolo che la vita ci mettesse davanti. Senza di te sarà tutto difficile questo lo devi sapere, non ti garantiamo la sicurezza di poter superare tutti gli ostacoli, ma ti promettiamo che ci faremo forza a vicenda soprattutto se tu resterai al nostro fianco. Che Dio ti benedica e ti accolga come meriti, perché di persone speciali al mondo come te ce ne sono davvero poche, ti vogliamo bene per sempre. Ciao Salvuccio, la tua classe.