ADA LOVELACE
Augusta Ada Byron, meglio conosciuta come Ada Lovelace era una brillante matematica nata a Londra il 10 Dicembre 1815 e morta nel novembre del 1852.
Ada Lovelace aveva un sogno: poter volare; per questo motivo studiò gli uccelli e cercò mettere a punto una macchina che potesse realizzare il suo desiderio, ma purtroppo non riuscì nel suo intento. Al contrario furono molto fruttuosi gli studi che diedero origine a quello che oggi potremmo definire un computer primitivo. Per conoscere meglio l’origine questa invenzione, bisogna parlare di una figura molto importante per la costruzione di questo prototipo di intelligenza artificiale, ovvero Charles Babbage. Egli era un matematico che Ada conobbe ad un gala nel 1834; si interessò al suo lavoro dopo aver visto la macchina che Babbage stava mostrando al resto degli invitati al ricevimento, cioè la “macchina differenziale”, in grado di risolvere addizioni e sottrazioni. Qualche anno dopo, Babbage presentò una “macchina analitica” in grado di eseguire tutte le operazioni, e Ada appoggiò questa idea, approfittando dell’occasione per poter lavorare con il matematico.
In seguito alla presentazione della macchina analitica a Torino, l’ingegnere Luigi Manabrea scrisse un articolo sull’invenzione e Babbage propose ad Ada Lovelace di tradurlo, dandole anche la possibilità di aggiungere delle note personali. Il risultato fu una serie di commenti illuminanti sul funzionamento della macchina, che secondo Ada avrebbe anche potuto elaborare informazioni non solo di natura numerica; nella “Nota G”, la giovane londinese, scrisse un algoritmo, sviluppando così il primo programma per un calcolatore.
“Il mio cervello è qualcosa di più che semplicemente mortale, e il tempo lo dimostrerà” –A. Lovelace